Caro Matteo Salvini, una donna non è una canna

10/05/2019

La droga fa male, se vogliamo legalizzare qualcosa, legalizziamo la prostituzione, perché fare l’amore fa bene.”

Caro Matteo Salvini,
non ce la farai mai. Nonostante tu sia Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, ruolo che comporta grandi responsabilità, non riuscirai mai ad avere una visione aperta nei confronti delle donne. Ultimamente te ne sei uscito con frasi come la summenzionata in relazione all’argomento sulla legalizzazione della cannabis. Farsi una canna fa male. Farsi una donna, invece, fa bene. La canna, che viene usata come strumento di svago, fa male. La donna, che viene usata come strumento di svago, fa bene. Ma c’è una grossa differenza tra la cannabis e una donna: la prima è una pianta, la seconda è un essere umano. La prima dà i cosiddetti effetti da “sballo“, mentre la seconda dà orgasmi agli uomini mettendo da parte i suoi desideri sessuali. E, siccome il sesso fa bene, deve fare bene ad entrambe le persone coinvolte. Non è, a ragion veduta, il caso della prostituzione, dal momento che il compratore paga per usare il corpo della donna, riducendola a un oggetto.

Il sesso, se così vogliamo definirlo nell’ambito della prostituzione, fa bene solo ai compratori di sesso, i quali, recensendo le donne da cui comprano prestazioni, ammettono chiaramente che al centro c’è stato soltanto il loro piacere. Quale reciprocità c’è nel consenso sessuale acquistato? Quale scambio di piacere vedi nell’assecondare le pulsioni di chi compra e mettere da parte le proprie?
E tu sei quello che millanta di voler combattere la violenza contro le donne. In che modo? Ghettizzandole nei bordelli? Continuando a dare a quei misogini di GnoccaTravels e GnoccaForum la possibilità di comprare sesso? Leggi le loro recensioni. Fatti un’idea dell’immagine che hanno delle donne, delle offese sessiste e degradanti rivolte nei loro confronti, della consapevolezza di trattarle come fossero oggetti usa e getta.
Perché se per te far sesso equivale ad essere degradate ed insultate sui siti di recensioni, allora significa che a stare bene saranno solo gli uomini. Uomini che con le donne non sanno instaurare alcuna relazione, se non quella basata sul potere: io pago, tu ti prostri.

D’altronde, da te non potevamo aspettarci miglioramenti dopo la bambola gonfiabile sfoggiata per insultare Laura Boldrini e la frase sessista rivolta a Pamela Anderson in risposta alle sue osservazioni politiche. Infatti non hai mai nascosto l’idea di vendere le donne agli uomini nelle case chiuse, e ti sei vilmente trincerato dietro la scusa della tutela delle strade, che devono essere belle e decorose, mentre il degrado va occultato in quattro mura.
Agli uomini fa male fumare le canne ma fa bene usare le donne come masturbatori personali.
Un ragionamento tipicamente maschile, quindi niente di nuovo.
Dalla tua parte avrai i sedicenti militanti di sinistra e i bravi paparini di famiglia che la domenica andranno a messa e la sera usciranno per comprare i corpi delle donne.
Ma ricorda: le donne non sono oggetti sessuali.

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